La madre della vittima di Jeffrey Dahmer critica la vittoria ai Golden Globe di 'Dahmer' di Evan Peters

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Evan Peters , che ha interpretato il serial killer americano Jeffrey Damer nel controverso Netflix serie Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer , ha vinto alla grande al Golden Globe 2023 ma non tutti ne sono contenti.



Peters ha vinto il premio come miglior attore in una serie limitata o antologica o in un film per la televisione. La lodata interpretazione dell'attore nella serie del 2022, tuttavia, ha causato apprensione tra molti che ritengono che la serie glorifichi l'assassino.



Diverse famiglie delle vittime di Dahmer hanno criticato la serie sin dalla sua messa in onda. Ora, Shirley Hughes - madre della vittima di Dahmer Tony Hughes - ha detto TMZ cosa pensava della vittoria di Peters. Ha detto: 'Le persone che ottengono ruoli di recitazione interpretando assassini mantengono viva l'ossessione'.

Hughes ha spiegato come si sente riguardo allo spettacolo e alla sua accettazione da parte di Hollywood (e degli spettatori di tutto il mondo) dicendo: “Ci sono molte persone malate in tutto il mondo. Le persone che ottengono ruoli recitativi interpretando assassini mantengono viva l'ossessione. Questo fa prosperare le persone malate grazie alla fama.

Ha aggiunto: “È un peccato che le persone possano prendere la nostra tragedia e fare soldi. Le vittime non hanno mai visto un centesimo. Viviamo queste emozioni ogni giorno”.



Hughes ha poi detto che sentiva che Peters avrebbe dovuto fare riferimento alle famiglie delle vittime nel suo discorso di accettazione. Sul palco della premiazione, Peters ha dichiarato: “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno assistito a questo spettacolo. È stato difficile da realizzare, difficile da guardare, ma spero sinceramente che ne sia venuto fuori qualcosa di buono.

Tra il 1978 e il 1991, Jeffrey Dahmer ha ucciso 17 uomini. Il killer con sede nel Wisconsin ha preso di mira principalmente i maschi queer del BIPOC.



Oltre alle famiglie delle vittime, lo spettacolo è stato oggetto di critiche da parte dei membri della comunità LGBTQ+ e di altri.

Poco dopo che lo spettacolo è diventato uno dei più grandi successi in lingua inglese di Netflix, un membro della famiglia di una vittima ha descritto lo spettacolo come un evento 'ritraumatico'.